[tutto ciò è avvenuto tra il primo e il 4 febbraio 2018, ma ne scrivo solo oggi: 28 settembre 2018]
Oggi, 1 febbraio, si va da: Xiangcheng(Sichuan), a: Shaxi(Yunnan) passando per Shangri-La e Jianchuan.
Il primo febbraio, prima dell’alba, è ora di mettersi in marcia verso Shaxi.
Sono ancora a Xiangcheng, sono le cinque e mezza di mattina e alle sei ho il pullman per Shangri-La(香格里拉) da dove poi prenderò un pullman per Jianchuan(剑川) e poi un minibus per la mia meta finale (per l’appunto: Shaxi).
Finalmente arriverò in Yunnan, la provincia che senza remore definirei la più affascinante della Cina per il cibo, il clima mite, le bellezze naturali, i villagi ancora preservati e la varietà etnica e culturale, che fanno di essa un posto che non manca di incantarmi ogni volta che ci metto piede.
Il pullman da Xiangcheng, arriva nella parte nuova di Shangri-La dopo un 5 ore abbondanti (pur essendo solo 200Km, le strade non sono delle migliori), e si va a depositare nella solita parte di città anonima, come ce ne sono a centinaia in Cina, mentre della parte vecchia a ‘sto giro non vedrò nulla (ma l’ho già visitata nel 2012). Appena uscito dall’autostazione di Shangri-La, visto che mi mancano ancora 2 ore per il pullman per Jianchuan, entro nel primo ristorante che trovo nei paraggi e si mangia da leccarsi i baffi (la menta fritta, ad esempio, è una costante del cibo yunnannese).
Ecco il menù del suddetto ristorante:
Poi dopo un po’ viene il momento del pullman per Jianchuan e verso le 19:00 mi aspetta un’oretta di minibus per Shaxi, dove arrivo in serata.
Quando arrivo a Shaxi, i banchi dei venditori ambulanti stanno ormai sbaraccando e i ristorantini a bordo strada si trascinano pigramente verso l’orario di chiusura: sono le 8 di sera e il villaggio di Shaxi, con le sue vie acciottolate e i ruscelletti che scorrono a bordo strada, è immerso nella quiete.
Mi ci vuole poco per trovare la mia pensione, una sistemazione composta da una serie di stanze attorno ad un cortile: c’è una coppia tranquilla e disponibile che la gestisce (quando arrivo sono raccolti attorno a un braciere) e mi viene detto che il dormitorio(che avevo prenotato) non è disponibile, ma per lo stesso prezzo possono darmi una camera singola.
Reception della pensione di Shaxi:
Il giorno dopo mi do all’esplorazione della cittadina, prima tappa: il mercato degli animali, che è dove ogni fine settimana la gente del posto si da alla compravendita di bestie quali maiali (tanti maiali!), asini, vacche, agnelli,pecore e via dicendo. E’ uno scenario alquanto pittoresco, e vale una visita.
L’atmosfera di Shaxi, probabilmente anche perchè è bassa stagione, è placida, tranquilla, sonnacchiosa, tutto al contrario di quelle macchine da soldi che sono ormai Dali e soprattutto Lijiang: altre due cittadine dello Yunnan di cui, soprattutto la seconda, ha ormai perso tutto il suo fascino, stracolma com’è ormai di turisti e negozi di souvenir che l’hanno completamente snaturata, fino a farle perdere ogni briciolo di autenticità.
Shaxi ha il suo nucleo centrale fatto di pensioncine e alberghetti che però ancora convive col mercatino giornaliero del cibo fatto di donne del posto che selezionano gli alimenti da consumare mettendoli nella sporta che hanno sulle spalle, contadini intenti a contrattare l’acquisto di bestie al mercato settimanale, e case di pietra, appena fuori dalle arterie principali, dove la gente conduce la stessa esistenza da secoli.
Shaxi è davvero incredibilmente preservata, quasi cristallizzata nel tempo.
Al tempo stesso sembrano emergere anche cose ‘diverse’: nel senso, al tempo stesse diverse sia dalle pensioncine/alberghetti per turisti che dalla vecchia Shaxi ancora abitata da gente del posto, fatta di case di pietre. Infatti ci sono un paio di indizi, quali la ‘Universal Bakery'(e un altro paio simili),una panettieria che produce pane di influenza occidentale, un paio di cafè(il caffè in cina è visto come una cosa figa , di tendenza), un paio di birrerie e una scritta sull’insegna di un negozio che dice ‘SUBCULTURE'(uh?) che sembrano preludere alla nascita di una Shaxi hipster/alternativa (si spera più alternativa che hipster) alla maniera di Dali,un’altra cittadina dello Yunnan (si spera con meno turismo spazzatura e più focalizzata su qualcosa di più stimolante e meno superficiale).
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[…] ogni modo il mio viaggio da Shaxi verso Nuodeng inizia quando tutto il resto del villaggio è ancora immerso nel sonno: sveglia alle […]